ciliegie, Dolci al cucchiaio

Ciliegie e alberi – Cobbler goloso di ciliegie amarene profumate all’anice


Da piccola andavo a mangiare le ciliegie raccogliendoli sugli alberi nei campi vicino casa, percorrevo piccoli sentieri con un bastone tra le mani perché avevo paura dei serpenti…é quello che mi diceva mia mamma per non allontanarmi.

Il desiderio era più forte e quelle perle rosse  mi attraevano facendomi vincere anche la paura.

Oggi mio figlio mi ha chiesto di comprare un albero di ciliegio e piantarlo nel nostro giardino. Il nostro giardino é piccolo, non so se riuscirebbe a crescere alto e forte da poterci offrire i sui frutti;  il suo desiderio é anche il mio.

Impossibile non amare le ciliegie , ci rende tutti bambini, ritornano nonostante le primavere pazze, loro ritornano e quello che mi piace é che durano il tempo giusto per farcele desiderare ed amare ancora e poi ancora fino all’impazienza della prossima sveglia.

Vorrei avere un albero di ciliegie per salirci su e graffiarmi le gambe  e raccogliere i frutti cosi’ deliziosamente lucidi,rossi, succosi e tingermi le dita di rosso, la bocca  e macchiarmi il vestito, porgerli ai miei figli , ritornare bambina con loro e saziarmi…..

Cobbler di ciliegie profumo all'anice

Per chi ha questa fortuna nel proprio giardino ed assistere ogni anno alla magia dei suoi fiori e poi dei suoi frutti, questo é un dolce perfetto, i frutti restano intatti e croccanti sotto un delizioso guscio di frolla a sua volta croccante e morbida quando una parte ne assorbe il succo.

Buon divertimento!!!!

Per visualizzare e stampare il seguito della ricetta CHICCA QUI

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16 risposte a "Ciliegie e alberi – Cobbler goloso di ciliegie amarene profumate all’anice"

  1. Cara Patrizia, abbiamo ricordi molto simili, anche io andavo in campagna, con la paura di incontrare i serpenti, dalle mie parti li chiamano “corsoni”! Mi arrampicavo sugli alberi e raccoglievo i succosi frutti. Sono diventata mamma a 16 anni ed all’epoca portavo i miei figli, stendevo una coperta sotto all’albero scelto, vi mettevo i miei figli e mi arrampicavo. Da sopra buttavo sulla coperta i frutti migliori e lor passavano il tempo mangiando e guardandomi. Ancora oggi mi chiamano “Cita sul ciliegio”! Solo che il ciliegio non c’è più ed anche quello piantato in giardino è morto! Buona serata
    M.G.

    P.S.
    Ricettina deliziosa! La proverò sicuramente.

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  2. Le ciliegie fanno davvero l’effetto che racconti e l’attesa le rende ancor più speciali ogni anno!Proverò a goderne con questa ricetta…anche se mangiarle dall’albero è quello che preferisco in assoluto! 🙂

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  3. daniela ha detto:

    Mi hai fatto ricordare che molti anni fa dalla finestra di casa vedevo l’interno di un tubificio, parlo della Milano anni 50 zona porta Romana, non so come tra le pile di tubi spuntavano due bellissimi ciliegi che a primavera erano un trionfo di fiori bianchi Naturalmente non ho mai assaggiato quelle ciliegie, ma credo fossero buone quanto è bello il ricordo di quegli alberi
    Grazie, daniela

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  4. magari avero nel giardino.. però qui nei dintorni non è difficile trovarne.. in compenso stasera ho fatto un piccolo “furto” di fiori di zucchina, da alcuni cespugli cresciuti spontaneamente ai limiti di un boschetto privato… e mi sono orticata le gambe e i piedi.. ecco come tornare bambini!
    un abbraccio

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    • bellissimo Cinzia…io ci provo qui ma non ci sono orti…si presto i lamponi ma sarà davvero dura perché devo saltare un reticolato 🙂 grazie della tua piccola storia!!!

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  5. Piacerebbe anche a me avere un albero di ciliegie (e non solo quello) a disposizione, sopratutto da quando ho capito l’importanza di mangiare biologico 😀
    Il cobbler è un dolce che amo molto, al pari del crumble 😀

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