me

Week End

Appunto.....appunti

Secondo il mio segno zodiacale dovrei essere una persona precisa, ordinata e metodica. Sarà che sono nata il 24 del mese di agosto poco prima che spuntasse l’alba, quindi  con influenze ancora tiepide del leone, io non mi ci ritrovo affatto, nell’ordine, nella precisione e sopratutto nella metodica. Caparbia?… si sono caparbia e fedele, se mi metto in testa qualcosa vado fino infondo…infondo a quando non mi sono stancata 😉 e mi capita spesso!

Amo cucinare, sperimentare, copiare idee e mofidicare ed amo passare un po’ di tempo a scrivere le ricette qui. Da che ho iniziato l’idea era di annotare su queste pagine momenti della mia vita, giorno dopo giorno, di segnarmi le varie ricette che spesso mi capita di fare ,a parere degli altri abbastanza buone e che spesso dimentico nei  fogli sparsi, non so più dove ( poco ordinata), di scambiare e di imparare metodi e tecniche per migliorare, rinnovare, poi faccio sempre di testa mia ( poco metodica e per niente precisa) ma forse più precisamente,  solo per avere uno spazio tutto mio e immaginare che qualcuno che parla la mia stessa lingua, dall’altra parte ci sia!
Ho scritto qualche tempo fa che avrei rallentato o forse addirittura smesso, preso una pausa, poi alla fine non é stato cosi’. Sono affezionata a questo spazio  ed anche se so bene che molti di voi vengono giusto per le ricette o solo per curiosità  e non per le mie prefazioni, io non me la sento di smettere definitivamente. Anzi, se avessi più tempo, mi ci dedicherei  di più , anche quando passo da voi lascerei più spesso il mio segno.
Non é cosi’ purtroppo e non é nemmeno cosi’ che mi allonatanero’ definitivamente da questo diario, saro’  presente anche se molto molto più di rado.
Appunti pomeridiani
Cucino in prevalenza i fine settimana, cioé cucino anche durante la settimana ma spesso non faccio niente di “postabile” spesso pure non é possibile fotografare, abbiamo hanno troppa fame alle sera e stanca preferisco rimandare tutto ad un momento di più calma e di riflessione e di maggiore creatività.
Approposito di riflessione, questa qualità decisamente mi appartiene, sono una che riflette moltissimo, parlo anche molto poco in gruppo, ma osservo, prendo  quello che mi interessa e stimola, assimilo e poi faccio le mie scelte. Come in questo caso.
Tutte queste parole per arrivare al dunque.
Se siete stanchi o annoiati di leggere  passate all’ultimo paragrafo dove c’é finalmente il “dunque”( tranquilli niente di drammatico eh ;-)).
Già che ci sono in  voglio esprimere giusto l’ultimo pensiero-riflessione.
Immagino che molti di voi non leggono tutto quello che c’é scritto nei blog, bé lo confesso, anch’io,  in alcuni blog vado subito al sodo.Leggo la ricetta, prendo nota se mi interessa, se mi dà spunto e, molto spesso non riesco nemmeno a commentare e sopratutto se dico che la faccio, la faccio, magari non subitissimo ma la faccio. Banale é scrivere che mi é piaciuta, banale é anche scrivere che la rifaccio perché ho un’arancia pronta nel cestino della frutta e sopratutto giustificarsi di una lunga assenza scrivendo di essere distratta, a volte é gradita anche solo una faccina 🙂 come segno di un passaggio amico e affezionato. Molti commenti mi fanno riflettere, quanto banale a volte sono anch’io nello scrivere banalità e poi c’é la fretta, il tempo che passa e la voglia di andare da qualche altra parte. Non vedo perché voi dovreste essere diversi da me o io diversa da voi presi da inevitabili  esigenze quotidiane a volte gravose tipo: faccende casalinghe, figli, scuola, lavoro, marito, ecc, ecc. e allora il commento anche banale diventa un segno del passaggio e questo a prescindere mi fa  molto piacere, mi conferma che c’é qui ama seguirmi. Molti blog invece sono interesanti da leggere e li’ mi ci perdo, mi rilasso, e sono i miei figli che mi fanno sussultare richiamandomi alla realtà… ma la buona lettura non é di certo nel mio blog, scrivo male e mi manca la concentrazione. Il più delle volte le ricette nascono….da un non so che dire, un non so’ come spiegare o é troppo lungo é complesso da spiegare oppure non c’ho voglia di spiegare e di scrivere…. ed il testo (breve spesso e se lungo peggio ancora)) che le accompagna diventa anche noioso da leggere, a volte non c’entra nulla con la ricetta.
Appunti pomeridiani
Il dunque é che ho deciso( ma visto che non sono una metodica quindi potrei cambiare) di scrivere un post alla settimana con tutte le ricette che riesco a tirar fuori durante il we…senza  fare altri post infrasettimanali ,evitandomi cosi’ ulteriori fatica e noia per chi legge. Faccio tutto in un’unico, inutile dire che la ricetta é fresca fresca di giorno, concentro le miei energie che sia il sabato o la domenica. Dunque per riassumere mi leggerete una sola volta a settimana ( quale giorno non so’) con una o più ricette cosi’ voi non vi stancherete troppo ed io riusciro’ a seguire di più voi sia nei commenti che nei vostri blog….Grazie per avermi letto fin qui, forse, era solo una scusa per dire cio’ che penso dopo certe riflessioni o forse no, solo un’appunto per la mia memoria un po’ stanca…. Grazie comunque, eventualmente, di continuare a  seguirmi ancora!!!! 🙂 ❤❤❤❤❤
Patrizia
Standard
insalate, inverno, legumi, legumi antichi, secondi di verdure

Insalata tiepida di radici e tuberi al forno aromatizzati allo zenzero

Radici e tuberi

Mi piace il profumo della terra, mi piace cio’ che la terra puo’ dare e far crescere al suo contatto anche quello più profondo proprio come le radici.

Radici e tuberi conservano pienamente le loro caratteristiche se in cucina vengono trattati nel modo più naturale possibile ed utilizzando pochissimi condimenti sono un contorno  o come io le preferisco ,un piatto unico salutare.

P1120743
I produttori, vicino casa mia,  aprono i cancelli dei loro giardini. Quando ancora la terra é umida le radici sono facili da estrarre dal loro prezioso « noscondiglio » per venirne alla luce. Si scuotono un po’ lasciando cadere qualche granello di terra sabbiosa e si mettono nel cesto.
A casa ne ho portati diversi. Barbabietole rosse e color oro, panais (pastinaca sativa), rutabaga, topinambur, tuberi di cerfoglio, patate dolci americane, carote e con qualche accorgimento personale, una radice di zenzero,un mazzo di coriandolo e un pizzico di peperoncino ho condito il mio pranzo  fatto solo di radici.

Radice di zenzero e coriandolo

Piccola nota :
Prendete  le radici ed i tuberi che più facilmente riuscirete a trovare dal vostro fruttivendolo o meglio direttamente dai produttori che negli ultimi tempi stanno rivalutando questi preziosi prodotti della terra, sfruttati esclusivamente fino ad oggi come pasto per gli animali proprio perche non venduti.

Radici e tuberi aromatizzati allo zenzero e coriandolo -Root and tuber vegetables flavored with ginger and coriander
Varietà di radici e tuberi
2 patate dolci americane
2 carote
una radice di zenzero
un mazzetto di coriandolo
1 dl di olio evo
fior di sale



Lavate bene i tuberi e le radici ,sbucciateli e spennellateli di olio evo. Posizionateli in una teglia forno.Metteteci  anche un pezzetto di zenzero. Accendete il forno a 200°C.  Fatele cuocere per circa 40 min…verificate la cottura per ogni tubero poiché di dimensioni differenti alcuni di essi saranno teneri prima di altri. Appena cotti spolverateli di fior di sale e teneteli al caldo. Prendete la radice dello zenzero e sbucciatela. tagliatela a pezzettini e mettetela in una ciotolina versandovi l’olio evo leggermente riscaldato in un pentolino( attenzione non farlo assolutamente bollire), tritate il più finemente possibile il coriadolo e mettetelo insieme nell’olio. mescolate e lasciate riposare una diecina di minuti.

Tagliate le verdure cotte a pezzetti, raccoglietele in un piatto da portata e conditeli con l’olio aromatizzato allo zenzero e coriandolo. Servite tiepida o anche fradda. E più buona il giorno dopo quando tutti gli odori saranno ben amalgamati fra loro…. anche solo riscaldandola un minuto al micro onde.



Standard
dolci lievitati, latte condensato, mandorle, vaniglia

Girelle alla crema di mandorle

Roll almond cream

Le ho fatte prima di partire per l’Italia queste deliziose girelle dall’aria primaverile. Con una cremina delicata alle mandorle sono perfette per il mio rientro parigino.

Si perché le ho fatte e congelate e poi riscaldate in forno tiepido. Profumano la casa e ingolosiscono. Una prima colazione questa volta abbracciata da i miei figli ,da mio marito ed anche da Mouffy. Confortata dal calore della casa  e del piccolo mondo tranquillo che mi appartiene, riprendo il ritmo della mia quotidianità, ,tutto sommato non mi dispiace, anche se il mio animo di donnetta calabrese persiste e mi accompagnerà anche nella più piccola espressione franscese…e chi lo lascia questo accento un po’ “rude” con le sue tipiche cadenze meridionali e vocaboli ricchi delle  influenze linguistiche greco-latine?
La pasta base di queste girelle é quella dei più famosi cinnamon roll che ho fatto già una diecina di volte. Questa é una variante con le mandorle ed il latte condensato che negli ultimi tempi ho riscoperto utilizzandolo spesso anche per fare cake o biscotti come quelli del post precedente. Non ho aggiunto zucchero in questa farcia, secondo i miei gusti andava bene già cosi’, volendo, se preferite renderla più dolce , nell ripieno potrete aggiungere da 80 a 100 g di zucchero semolato.
Roll almond cream

Ingredienti per la pasta: 550 g circa di farina -25 g di lievito fresco-70 g di burro fuso-210 g di latte-75 g di zucchero-2 uova-sale

Ingredienti per la farcitura: 200 g di mandorle tritate finemente – una scatola di latte condensato zuccherato – un cucchiaino di estratto di vaniglia – 50 g di arancia candita tagliata a dadini –
Preparazione della pasta: Fare intiepidire il latte con il burro in una casseruola. In una ciotola mescolare 400 farina, lo zucchero, il sale ed il lievito sbriciolato et l’uovo. Versare a filo il late tiepido con il burro e sbattere al mixer (planetaria per chi ce l’ha) per circa 2min. fino a che gli ingredienti sono ben mescolati. Ridurre la velocità ed incorporare farine con le mani fino a raggiungere la giusta consistenza, morbida ma non collate. Mettete l’impasto in una ciotola imburrata e giratela in modo che sia ben imburrata da tutti i lati. Coprire e lasciare lievitare per un’ora.
Preparazione del ripieno: In una terrina mescolate le mandorle con l’estratto della vaniglia le scorzette d’arancia candite a cubetti ed il latte condensato.
Spolverate il piano di lavoro con della farina e stendete l’impasto livitato con il matterello in modo da ottenere un rettangolo di cm 50 x 70. Spalmateci sopra il ripieno . Arrotolate la sfoglia in modo da formare un salsicciotto. Preparate una teglia e disponetevi dei pirottini. Tagliate circa 10 fette e mettetele nei pirottini ( se preferite potrete anche non utilizzarli e mettere le girelle direttamente sulla teglia lasciando uno spazio tra l’une e le altre per evitare che si attacchino). Copritele poi con un tovagliolo e lasciatele lievitare ancora per 20 mn.
Accendete il forno a 180°C. Infornate le girelle per 20/25 minuti. Lasciatele intiepidire. Potrete cospargerle di zucchero a velo prima di servirle o se preferite glassarle con zucchero a velo montato con del succo di limone.
Standard