
Succede alla sera tardi,quando troppo affaticata ormai dal peso della casa, finalmente mi rilasso, sprofondando nella mia poltrona preferita.
Sempre li, vicino alla lampada a piede che illumina solo quell’angolo, quasi riparato, vicino al camino, ora spento.
Prima di decidere il seguito della mia serata lascio scorrere le immagini della Tv. Mi serve qualcosa per allontanare il peso di pensieri, preoccupazioni, che disturbano il riposo, sopraggiungono proprio quando cerco il riposo.
Pochissime cose attirano la mia attenzione, succede che poi mi lascio addormentare nella comoda poltrona e….non voglio questo, non ancora.
Amo poter finire la serata con qualcosa di interessante da fare, forse leggere, forse scrivere, forse sfogliare le foto, riguardare e studiare le mie foto arricchire la mia curiosità, assimilare l’arte di altri per trovare la mia.

Amo fotografare, generalmente, su sfondi scuri, che abbiano quella luce antica, appartenenza ad un epoca lontana. Ci vedo calore, conforto e autenticità.
Non uso luci artificiali, non uso tecniche speciali, non ho pannelli riflettenti, faccio male, faccio bene, non so’. A volte uso il tre piedi , ma a volte, molto più spesso no. Sono molto istintiva, guardo il dolce, il piatto che ho preparato, i suoi colori e inizio a costruire nella mia immaginazione la scena….poi, mano mano tutto si forma, un pezzo per volta, un bicchiere, un tovagliolo, una forchetta, più forchette, una macchia sul tavolo, un telo, e sopratutto la luce non prepotente della mia finestra.
Non so se cambiero’ stile con il tempo. Certo voglio migliorare. Un nuovo obiettivo mi aiuterà?
Ho tanto ancora da migliorare.
Queste foto non sono perfette, scattate in un pomeriggio di pioggia, sfocate, eppure prese in prestito da un gruppo su flickr per la loro copertina e se non fosse stato che questa crostata é una delizia, chissà, sarebbero rimaste in archivio del “mai pubblicate”…!!!!!!

Crostata con frolla rustica al mascarpone con rabarbaro su crema di mandorle e miele.
La frolla usata per questa crostata é la stessa che ho utilizzato qui ( clicca per stampare la ricetta della frolla), in effetti, l’idea di questa crostata viene proprio dallo stesso post, differisce solo nella crema fatta con le mandorle anziché le nocciole.
Ingredienti per la crema:
- 1 dl di panna fresca
- 80 gr di farina di mandorle preventivamente tostate
- 2 cucchiai di miele liquido
- 1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
- 1 grosso uovo intero e fresco
- 4 gambi di rabarbaro*
- miele liquido di fiori
Ho preparato la frolla e dopo averla divisa in due parti, l’ho messa in frigo per 30 minuti. Una delle due l’ho congelata per utilizzarla in un altra ricetta.
Nel frattempo ho preparato la crema secondo la ricetta che troverai cliccando sul link sopra.
Ho ben lavato il rabarbaro, tolto le foglie verdi che sono tossiche ( attenzione a non utilizzarle) poi ho asciugato bene i gambi.* cerca di scegliere dei gambi non troppo grossi é meglio per la cottura e per disporli sulla crostata.
Sul piano di lavoro ho posto un foglio di carta forno da disporre successivamente un una teglia rettangolare. Ho steso la pasta con il matterello sul foglio nelle misure di circa 36 cm di lunghezza per 26 di larghezza. Ho distribuito la crema di mandorle sulla base ed ho sovrapposto i gambi del rabarbaro dopo averli tagliati nella stessa lunghezza della frolla, lasciando un piccolo spazio tra un gambo e l’altro. Ho ribaltato il bordo della pasta di tre cm circa per lato in modo tale da non far uscire la crema durante la cottura. Con un pennello ho spennellato i gambi del rabarbaro ed i bordi della frolla con del miele liquido.
Infine ho infornato a 160°C. per 40 minuti. Ho estratto la crostata dal forno lasciandalo raffreddare su di una griglia. Al momento di servirla l’ho tagliata a quadrotti cospargendola di miele per attenuare il sapore acidulo tipico del rabarbaro.
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