insalate, inverno, meme, minestre, tradizioni

Insalata di fagioli e cipolle di Tropea e pane toscano

Insalata di fagioli bianchi e cipolla rossa di Tropea con pane Toscano
Mio padre dice: ” uhhmmmm le cose si mettono male mi sà che ci tocca mangiare pane e cipolle”. Ho spesso sentito questa frase nei momenti di difficoltà economica nostra, certi periodi, e di crisi generale più ampia, crisi economiche annunciate dai giornali, come quella attuale tanto per!!!!! Ma la frase detta da mio padre viene di sicuro da un dato di fatto, quando sfamare una grande famiglia come quella avuta dai miei nonni, negli anni del dopo guerra, era davvero un’impresa quasi impossibile. Pur essendo un commerciante mio nonno, la fame , in quella grande famiglia, l’hanno dovuta affrontare e le uniche ricchezze erano quelle raccolte nel loro piccolo orticello, dove le cipolle non mancavano e le cicorie, le patate e i fagioli , che venivano conservati e riversati preziosamente per l’inverno. Mi ricordava molto spesso, mio padre e mia mandre ancora di più, proprio di questo loro dividersi il pane fatto dalla nonna, quando era possibile avere la farina, in quantità e indurirlo, farne delle freselle per essere consumato poco per volta. Questa frase mi é saltata in mente quando ho letto della raccolta di Precisina, Poveri ma belli, ricordando un piatto povero che oggi, per le sue qualità gustative e per la sua storia assume decisamente un valore impareggiabile ad altri. Ho potuto preparare questo piatto, sfruttando l’occasione dopo aver ricevuto un piccolo pacco inviatomi dalla mia famiglia, conteneti le cipolle di Tropea (coltivazione personale di mio padre) ed un sacchetto di fagioli cannellini secchi…mia mamma sà quanto ci piacciono. Inoltre ero, giusto appunto li’ li’ a sperimentare la ricetta del pane toscano di Paoletta, ricetta ben dettagliata sul suo blog…pane che adoro perché senza sale perché mi ricorda l’estate toscana perché mi é venuto davvero bene e il modo migliore per gustarne la fragranza era proprio questa zuppa fredda di fagioli, cipolle e olio extra vergine d’oliva.

Partecipo con questa ricetta povera all’iniziativa Poveri ma belli di Precisina.
E proprio da pochi giorni anche Susina la cara e simpaticha streghetta inizia la sua racolta di “ Salad ” e questa di insalata trattasi , partecipo anche alla sua raccolta.

Ingredienti:

  • Una cipolla di Tropea o una cipolla bianca dolce
  • 200 g. di fagioli cannellini già cotti. (ammollati 12 ore la sera prima e cotti con il metodo tradizionale in una pentola di coccio, a fuoco lento e senza sale)
  • olio extra vergine d’oliva
  • sale (ho usato la fler de sel) pepe
  • crostini di pane Toscano fatto da me (ho utiliazzato per realizzare questo pane della farina semi integrate la ricetta se vi interessa la trovate passo passo da Paoletta- troppo brava lei!!!

Dopo aver cotto i fagioli, facendo attenzione alla cottura che deve essere dolce in acqua non salata e per circa 3/4 d’ora, per non raccoglierli in una purea, scolarli dalla loro acqua di cottura e sistemarli in un piatto , tagliare la cipolla ad anelli, dopo averla lavata ed asciugata,e sistemarla sui fagioli ancora caldi, salare, e condire con abbondante olio d’oliva e una manciata di pepe nero. Va benissimo anche un peperonino piccante. Gustare l’insalata tiepida con i crostoni di pane Toscano.

Pane toscano

En Français, S’il vous plait

Insalata di fagioli bianchi e cipolla rossa di Tropea con pane Toscano
Salade des haricots blanc et oignon de Tropea

(recette “pauvre” qui fait partie le la tradition culinaire et culturelle de l’Italie du sud.)

Ingredients:

  • 1 oignon rouge de Tropea
  • 200 g de haricots blanc cuits
  • Huile d’olive vierge extra
  • fleur de sel
  • poivre du moulin
  • tranches de pain de campagne (la recette du pain de campagne fait maison vous la trouverez ici)

Faire cuire les haricots blanc sec, aprés les avoir trempé toute une nuit dans un bol d’eau tiède , dans un gros volume d’eau froide pas salé à feu doux, environ une heure. Les egoutés et les passer sous l’eau froide pour arrêter la cuisson. Vérifiez qu’ils ne sont pas trop cuits pour ne pas faire de la purée. (autrement, achetez-les en boites!!!!!). Coupez les oignons en rondelles et mélangez-les aux haricots dans un plat de service avec un bon filet d’huile d’olive extra Salez avec la fleur de sel et poivrez. Servir avec des tranches de pain de campagne grillé

Insalata di fagioli bianchi e cipolla rossa di Tropea con pane Toscano

Pubblicità
Standard
autunno, castagne, minestre, verdure

Polentina di farina di riso con castagne,cavoletti e guanciale affumicato.

Polentina con farina di riso,castagne,cavolini e guancile affumicato
Polentina alla farina di riso originally uploaded by Via delle rose
Ho mangiato per la prima volta le castagne, come contorno ad un piatto salato, proprio qui in Francia, da mia suocera, con il cappone, tipico piatto Natalizio. Erano squisite, da allora fanno parte del menu’ festivo anche sulla mia tavola. Aspettando il natale, nel frattempo, qualche sera fà, ho ideato una polentina con la farina di riso, delicata, quasi dolce e vellutata e trovandomi in casa castagne già cotte e cavoletti di bruxelles é partita la fantasia ed ho ottenuto questo simpatico risultato.

Ingredienti:
400 g. d’acqua
100 g. di castagne
6 cucchiai di farina di riso
200 g. di cavoletti di bruxelles
una fetta di guanciale affumicato spessa mezzo cm.
4 cucchiai di panna acida (io ho utilizzato la créme freche)
olio evo – sale – pepe

Sbollentare i cavoletti in una pentola con acqua salata per 10 minuti, scolare. In una padella metere un poco d’olio evo e il guanciale a pezzetti e soffriggere per qualche minuto, aggiungere i cavoletti e insaporire per 10 minuti, aggiungendo sale se necessario. Versare la panna mescolare bene e spegnere il gas.
Intanto,mettere a bollire l’acqua in un pentolino, al bollore aggiungere del sale e le castagne già sbucciate, lasciare cuocere ,dolcemente, per 20 minuti, fin tanto che le castagne siano cotte ma al dente.
Togliere le castagne dall’acqua e metterele nella padella insieme ai cavoletti, mescolare. Nella stessa acqua di cottura delle castagne , in leggera ebollizione, versare la farina di riso e mescolare velocemente, per evitare i grumi, altrimenti, mixate con il minipimer e continuate la cottura ,dolcissimamente, per 10 minuti, mescolando spesso, aggiustate di sale e pepe. Caldissima versatela sui piatti di portata e servitela con la salsina dei cavoletti e castagne ed un filino d’olio evo farà il piacere di una deliziosa cenetta.

En français, s’il vous plait

Petite polenta à la farine riz aux châtaignes, petit choux de Bruxelles et lardon fumé.
Polentina con farina di riso,castagne,cavoletti e guanciale affumicato
Polentina alla farina di riso originally uploaded by Via delle rose
Ingrédients:
400 g. d’eau- 6 c.à s. de farine de riz – 100 g. de Châtaignes – 200 g. des chox de Bruxelles – une tranche de lard fume’ d’une demie cm.d’epaisseur – 4 c. à s. de créme liquide – huile d’olive extra- sel e poivre du moulin –

Blanchir les petits choux de Bruxelles à l’eau bouillante salée, pendant 10 minutes, les égoutter. Dans une poêle faire cuire à feu vif le lardon en petits morceaux, laisser mijoter quelques minutes, ajouter les choux ,melanger bien les saveurs avec la créme liquide, sel et poivre, baisser au minimum le feu pour garder la sauce au chaud. Pendant ce temps, dans une casserole, porter le 400 g. d’eau en ébullition , ajouter du sel et les marrons dejà épluchés, faire cuire doucement, pendant 20 minutes, jusqu’à ce que les châtaignes sont cuites “al dente”. Egouter les châtaignes et dans la même eau, à feu trés doux, verser en pluie la farine de riz, melanger rapidement avec une cuillere en bois, pour éviter les grumeaux. Poursuivre la cuisson, à feu doux, pendant 10 minutes, en remuant souvent. Servir ,cette petite polenta, trés chaude, sur un assiette avec la sauce aux châtaignes et aux choux, assaisonné d’un filet d’huile d’olive extra.

Polentina di farina di riso con castagne,cavoletti e guanciale
Polentina alla farina di riso originally uploaded by Via delle rose
Standard
minestre

Minestrina "scalda cuore"


Ecco la minestrina della mia infanzia fattaci, molto spesso, da mia mamma ed in particolare nei momenti di debolezza, influenza o altri piccoli malanni che ci colpivano quando eravamo bambini.

L’influenza che ci ha colpiti un po’ tutti a turno in famiglia mi ha fatto ricordare questa delicata minestra che presi da brividi febbrili, dopo averla mangiata ci ha riscaldato veramente il cuore.

Nel mettere questo titolo scalda cuore” alla mia minestrina mi ricordo, solo un’istante dopo, di aver letto sul blog di Claudia la sua cioccolata scalda cuore evidentemente ho avuto l’idea di associarlo alla mia minestrina, perché oltre tutto mi riporta a ricordi di infanzia, spero che Claudia non la prenda a male.

La ricetta:

400 g. di pastina ditalini rigati
brodo vegetale
2 uova
2 cucchiai abbondanti di parmiggiano
la buccia grattuggiata di mezzo limone
olio d’oliva evo

Preparate il brodo vegetale con carota e sedano, sale o un dado vegetale.
Aggiungete la pastina al bollore dell’acqua.
Sbattete le due uova con il parmiggiano e la buccia del limone grattuggiato.
Alla fine della cottura della pastina mescolate le uova e servite caldo con crostini ed un filino d’olio d’oliva.

Standard