
Questo è tra i periodi in cui si consumano più uova, non solo per la settimana pasquale che le preparazioni sono sopratutto a base di uova ma anche la stagione primaverile, poichè si utilizano nelle frittate, nelle torte salate, in isalata, insomma in mille modi.

Io cerco di comprare sempre uova biologiche e con la certezza di galline felici, costano di più ma è irrilevante se si vuole mangiare sano e sopratutto che le galline facciano una vita tranquilla gironzolano nell’aia di campagna.
Dunque, per venire al consumo delle uova, io ho scoperto girando sul web che i gusci si possono utilizzare , trattandoli in modo specifico e rispettando regole di massima igiene e, successivamente ridotte in polvere possono servire a molte cose, nonchè ad essere assunte giornalmente dal nostro organismo come cura per le nostre ossa, per il loro alto contenuto di calcio.
Allora perchè buttarle via?
Bisogna innanzi tutto che siano delle uova , appunto di gallline felici e dopo averle “rotte” per le nostre ricette, conservarle secondo un trattamento particolare che vi indichero’ di seguito.

- cercare di raccogliere più gusci possibili
- togliere il velo della membrana all’interno dei gusci ( non facile) ma se ne resta si puo’ togliere anche successivamente.
- lavarli sotto l’acqua fresca e metterle in un pentolino
- coprire di acqua e portare a bollore facendoli cuocere per 30 minuti, togliedo la schiuma che si forma di tanto in tanto.
- Lasciarli asciugare su di un canovaccio pulito per 20 minuti, se resta della membrana toglierla ora.
- *Accendere il forno a 100°C. Distribuire i gusci , schiacciandoli con le mani, sopra una teglia da forno, non necessario mettere il foglio di carta o altro, e infornare per 20 minuti fino a farle ben asciugare.
- Mixare i gusci con il robot , finemente. Conservare in un barattolo di vetro sterilizzato.
*Nota. Io ho raccolto i gusci man mano che ne utilizzavo l’interno, ed ho fatto solo la prima operazione di pulizia interna e bollitura. E, man mano lasciandole asciugare bene le ho conservate in una ciotola di vetro, fintanto che ne ho avuto abbastanza per poterle passare in forno, in genere lo faccio dopo aver fatto il pane. E’ anche questo un modo di sfruttare al massimo l’energia elettrica.
Per finire, vi confesso che non sono riuscita a mangiare questa polvere, ( che potrebbe essere cosparsa sulle insalate o anche nei yougurt , l’ho usata pero’ cospargendola nelle piantine, oppure come scrab per dello sporco difficile, che si insidia nelle piastrelle per esempio, al posto del detersivo di commercio!!!
Su Youtube ci sono diversi altri suggerimenti di come utilizzarli.
Ajoutez une cuillère à café dans vos smoothies ou soupes pour profiter de cette richesse de la nature !
- Retirez la membrane intérieure de chaque coquille, rincez-les et placez-les dans une casserole.
- Recouvrez d’eau, portez à ébullition puis faites cuire 30 minutes à feu moyen en écumant toutes les 5 minutes pour retirer les restants d’œuf.
- Préchauffez le four à 100°C. 4.Videz le contenu de la casserole au travers d’une passoire à mailles fines sur pied et broyez les coquilles entre vos mains.
- Étalez les coquilles sur une plaque recouverte d’une toile de cuisson et enfournez pour 20 minutes jusqu’à ce qu’elles soient bien sèches.
- Mettez les coquilles dans le bol du mixeur et broyez en fine poudre. Transvasez la poudre dans un pot de conservation préalablement stérilisé à l’eau bouillante.