Non ero una grande mangiona da piccola. Mia mamma, come tutte le mamme, preoccupata di questo, immaginava già chissà quale malattia.
Il latte lo rifiutavo categoricamente, la carne altrettanto e del resto che c’era nel piatto mangiavo molto poco.
Mia mamma, mi racconta, del tempo perso dietro una cucchiaiata ed un’altra , inutilmente riuscivo a deglutirne almeno una. ero inappetente o forse non prendevo gusto a cio’ che mi dava?
C’era una pietanza pero’ che amavo molto e che , ricorda mamma, se non fosse stata per quella, non sarei di certo ancora qui.
Insomma sono cresciuta con la zuppa di pane duro. La mangiavo con gusto, anche con il passare degli anni, quando più grandicella avevo voglia di un piatto confortante.
Il pane era di certo quello buono, fatto in casa in quantità necessarie per più giorni. C’era poi quello che veniva tostato, per intenderci le frese, destinato a durare per settimane ed era proprio quello che mia mamma mi riservava, messo da parte per farci la mia zuppa preferita.
Ancora oggi ricordo il sapore, con l’olio buono e la foglia di alloro che profumava tutta la cucina.
Mi capita ancora di preparare questa zuppa, mi consola nelle giornate umide e tristi e mi sazio di ricordi.
Semplice ed essenziale perché sia un pasto accessibile a tutti , nulla impedisce pero’ l’estro e la fantasia ,personalizzandone il gusto secondo le stagioni e le voglie del momento ed é per cio’ che ho aggiunto due dei miei ingredienti preferiti.
Questo é il mio contributo al Progetto mondo ” Io non mangio da solo” che serve a porre tutta la nostra attenzione all’operato di…( e qui riporto le testuali parole pubblicate sul blog di Virginia)
Una “Organizzazione di volontariato internazionale nata nel 1966 per coordinare l’impegno dei tanti laici che in quel periodo decidevano di fare un’esperienza di volontariato in Sud America…..Assicurare un’alimentazione adeguata al neonato e alla sua mamma, promuovere la distribuzione di almeno un pasto al giorno nelle scuole, sostenere programmi di sicurezza alimentare, di accesso all’acqua potabile e di gestione delle risorse naturali, sono gli obiettivi della campagna “IO NON MANGIO DA SOLO”
Per maggiori dettagli, oggi su Gastronomia Mediterranea trovate tutte le notizie relative al Mlal e ai progetti specifici della campagna.
Per stapare la ricetta CLICCA QUI...volendo puoi cliccare anche sulla foto e stamparla.
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Tutto, ma proprio tutto da apprezzare Brava!
Un abbraccio, daniela
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ripasso….dopo il tuo post dopo un po… mi sono ricordata che mia madre mi preparava lo stesso piatto ma con le fette biscottate….incredibile rievocazione posso quasi sentirene il sapore!
farncesca
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ahh vedi le mamma tutte uguali 🙂
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questa iniziativa mi ha fatto scoprire il tuo bellissimo blog!
complimenti
a presto maia
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Grazie di essere passata 🙂
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Un pane all’acquapazza chic….
Ciao farncesca
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grazie Francesca!
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un applauso lungo per queste foto perfette. colori e suggestioni.
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ti ringrazio molto Silvia!
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Un délice automnal! Ce plat est vraiment splendide et les photos sont très réussies.
Baci,
Rosa
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Merci Rosa!
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