condimenti, pesce azzurro

Sardine per Salutiamoci


Sardine

Mi é particolarmente familiare il pesce azzurro. Ho iniziato sin da piccola ad apprezzarlo e nonostante le lische fastidiose io continuo ad amarlo, anzi provo un grande piacere a cucinarlo e servirlo integro insieme al rituale inevitabile di toglierne minuziosamente la lisca intera prima di degustarne la sua bonta.

Non volevo saltare questo mese di settembre per partecipare al contest Salutiamoci, del quale ora sono diventata un’affezionata sostenitrice a maggior ragione per l’ingrediente trattato che riguarda appunto il pesce azzurro e le alghe e  che la madrina é Cibou, la mia amica blogger Elvira che qualche anno fà é venuta a trovarmi proprio in Calabria e poi successivamente in Francia,  bellissimo incontro breve ma che ricordo con tanto tanto piacere.

Questa é la mia ricetta-proposta  molto semplice.

Sardine agli aromi

Il pesce azzurro, secondo me, và “elaborato” poco, reso gustoso solo da aromi che non debbano coprirne il  gusto naturale iodato, di mare, di azzurro appunto, é quello che mi é stato insegnato da mia mamma.

La cottura che preferisco é al forno, lenta in modo da far cuocere la carne interna permettendo ai grassi buoni contenuti in essa di  renderla gustosa e morbida anche senza troppo condimento.

Invece per chi volesse continuare a condirli ho preparato un’olio caldo profumato, home made, fatto con erbe di casa senza aggiungere sale, solo il gusto semplice di ogni ingrediente.

Per visualizzare e stampare la ricetta CLICCA QUI – Buon divertimento

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12 risposte a "Sardine per Salutiamoci"

  1. Ciao Patrizia, queste sardine sono semplicemente perfette. Le adoro anche io preparate così. Certo, le spine sono un po’ fastidiose, ma se le mastichi bene, non si sentono così tanto, no?! 😉

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  2. Sono d’accordissimo con te, il pesce azzurro preparato in modo semplice, essenziale e cotto al forno è la cosa migliore!! Peccato che io a casa debba combattere contro marito e figlio per gustare il pesce come dico io. Loro prediligono i filetti o i tanci pronti, dove non corrono il rischio di trovare le spine. Io invece preferisco cuocere il pesce possibilmente intero, al forno, spesso al cartoccio e poi…con calma lo pulisco 😉
    un abbraccio,Vale

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    • Bé, ti confesso che in famiglia preferiscono i filetti chiaramente ma io insisto perché mi pare giusto conoscere anche questo modo di mangiare il pesce…grazie mille del tuo affetto!

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  3. Questa è la modesta proposta??? Modesta???
    A parte che mi è venuta la lacrimuccia, per quei due incontri che ricordo anche io con piacere infinito, adoro tutto di questo post, dalle foto (ma tu sei diventata una professionista, ormai!) al metodo di ricavare gli olii essenziali dagli aromi, che non conoscevo.

    Un abbraccio grande, e grazie!!!

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    • Anch’io lacrimuccia, non potro’ mai scordare quei momenti, il gelato che ho preparato per voi due ed i messaggini e il vento gelido di Montmartre ed il tuo cappotto arancione 😉 che meraviglia Cibou…..grazie mille, mi diverto sia a fare le foto e a cucinare e certe volte riesco a combinare qualche cosa di sfizioso !!!! ti abbraccio!

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