E’ domenica mattina, come sempre sono sveglia già da tempo. Il cielo é ritornato grigio, si ripete tutto come ogni anno.
Qui la bella stagione non dura, é sempre intercalata da grigiore, pioggia e temperature basse….poi d’improvviso splende il sole e scotta per pochi giorni, certe volte solo per poche ore.
Mentre l’odore del caffè invade la casa, i passi lenti di mio marito che ne è attirato, forse suo malgrado; avrebbe preferito rimanere a letto?
La calma ed il silenzio della domenica ci piace approfittando di una colazione ricca, di qualche chiacchiera e di un programma per la giornata, cosi’, senza troppo impegno.
Decidiamo di lasciar dormire i figli e di andare al mercato, insieme.
Uno dei tanti piccoli mercatini poco più lontano dal nostro solito che ci é sembrato di vedere un giorno mentre eravamo di passaggio, in macchina, al rientro di una gita in campagna.
Un biglietto sul tavolo per avvertire i bimbi al loro risveglio, il cesto per le verdure e poi andiamo.
Facciamo la solita strada che porta nella campagna della nostra regione, molto ricca di verde, di distese immense di fiori gialli( la colza) ormai maturi e pronti da raccogliere, di piante alte di barbabietole e di alberi……uno spettacolo rilassante della natura e dell’aiuto dell’uomo che la cura in modo da essere perfetta nella sua già perfezione.
Vi lascio immaginare, non ho con me la Canon, peccato !!! mi rammarico ogni volta di non pensare di prenderla con me, quando facciamo queste uscite “avventurose”.
I chilometri ci sembrano già troppi rispetto a quelli di quando avevamo notato quel mercatino, ci rendiamo conto di aver sbagliato strada o forse di non ricordarci più se era quella la direzione giusta. Ci perdiamo. Ci perdiamo in quel verde acceso, esteso fino all’orizzonte, una lunga strada sottile che perdura all’infinito e ci mettiamo a ridere, a ridere….il cesto vuoto e a ridere.
Meglio tornare indietro, i figli avranno fame é già ora di pranzo.
Per visualizzare e stampare la ricetta clicca QUI 🙂 e buon divertimento!
Che bel piatto di pasta fresco e colorato!!! Chissà che buono!!!! Ottimo uso dei ravanelli!
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Sai che non mi sono neanche accorta di aver scritto rapanelli e non ravanelli? P o V non importa, quello che conta è il gusto e loro sono davvero buoni
Buona giornata,
daniela
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che bel racconto! decisamente il miglior modo per passare una giornata in tutto relax- Questo piatto poi è davvero invitante e fresco. Complimenti 🙂
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che belle atmosfere trovo sempre, qui da te.. e poi a me piacciono anche le giornate un po’ grigie 🙂
E poi la crema di burro alle foglie di ravanello mi trova molto interessata ed è un ottimo spunto
grazie!
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che bello perdersi nella campagna in primavera, e ricordati la canon ! 😀
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Grazie Francesca, la Canon dovro’ legarmela al collo la prossima volta 😉
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ho letto che li avete lasciati a casaa dormire e mi sono detta ma come??’ E invece sono già piccoli uomini, e voi potete fare i fidanzatini persio per la campagna francese…molto romantico!! :))
Le foto sono stupende Pat!!! E di questa pasta ne mangerei un paio di piatti, per gradire 😀
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Elvira, siamo costrtti a lasciarli da soli se vogliamo fare qualcosa insieme, anzi io li lascio già da un pezzo, il mese di luglio io lavoro e loro non c’hanno più sciola per cui sono da soli a casa a…cucinarsi anche 😉 ecco come diventano ometti indipendenti!!!!
grazie di essere passata !!!
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L’atmosfera descritta è incantata, come devono essere olte zone della Francia!
Io spero di trovare bello da giovedì a domenica, a Parigi, anche perchè visiterò Giverny, dopo anni che la sogno 🙂
Deliziosa questa idea per usare le foglie di rapanello(che non butto mai nemmeno io)
Bises
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la campagna francese é spettacolare, trovi delle distese immense di verde e ogni tanto un piccolo villaggio tutto raccolto, una meraviglia scenografica che potrai godere sopratutto dall’alto quando decolli con l’aereo, il nostro villaggio é a pochi chilometri dall’aereoporto, di sicuro passerà attraverso il tuo finestrino. Quando andrai a Giverny, passerai da dove io abito e vedrai la meraviglia che io vedo ogni giorno andando a lavoro…ti mando una mail 🙂
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Con le foglie dei rapanelli (e anche con quelle del sedano) io faccio una specie di pesto sostituendo ai pinoli le mandorle Sono sapori magari un po’ insoliti ma da provare Adesso proverò la tua crema!
Un abbraccio,
Daniela
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grazie Daniela, si era il caso che io correggessi la “v” con la “p” almeno nel titolo principale? 😉 avevo il dubbio ma poi ho sorvolato :p cmq nel dubbio ravanelli andava bene lo stesso che é forse la versione più corretta 😉
faro’ anch’io quella con il sedano ne ho già sentito parlare, pare che sia un pesto gustosamente originale!!!
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una ricetta molto originale ma non riesco ad immaginarne il sapore, mi incuriosisce, deve essere buona spalmata su fette di pane rustico….Buona settimana Patrizia, un bacione…
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Squisita e bella…la voglio provare!
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Kiara, mi fa piacere, spero ti piacerà 🙂
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Meravigliosa pasta! Questa crema è bella. Una molto buona idea.
Baci,
Rosa
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grazie Rosa 😉
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