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Fin d’année – Macarons caffé e fragole

Macarons caffé e fragole
Si diventa pigri in vacanza, sopratutto quando queste capitano nei momenti di maggiore difficoltà, sia fisiche che morali.
Dopo il Natale in famiglia “abbracciati stretti”, si riprende la rincorsa lenta per una vigilia di fine anno quasi indentica alla precedente ( almeno per me)
Niente sfarzi e nemmeno troppo ricca sarà la nostra tavola, é una decisione concorde con tutto il nucleo familiare che forse, quest’anno, risentiamo tutti dell’atmosfera un po’ “triste” a causa di certi avvenimenti non del tutto favorevoli.
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Aria di Natale, calore, casa, cioccolato, frutta candita, inverno, mandorle, nocciole, scorza d'arancia candita, spezie, zenzero

Il Natale di casa mia – ❤❤❤

Panforte al cioccolato

Con  la lista, breve, della spesa in borsa, io vado verso il nostro Natale.

Sono pronta io, già tutto organizzato. Forse é il vero Natale quest’anno, quello del raccoglimento, delle riflessioni, degli sguardi lucidi e dei pensieri lontani, dell’assaporare ogni angolo della mia casa illuminata, dell’accarezzare i volti dei miei affetti, quelli più veri, unici e di sentirli vicini come non mai.
Di volerli vicini, come non mai.
Una tavola imbandita di semplici cose. Stelline d’oro e d’argento. Sorrisi sereni….
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aceto, arance, Aria di Natale, cipolla rossa di Tropea, conserve, peperoncino, spezie

Ultimi regali home made un Chutney all’arancia

Chutney d'arancia

In Francia é impensabile una cena nataliazia  senza il grande piatto assortito dei formaggi. E’ impensabile non poterne spalmare almeno un pezzettino anche dopo una cena luculliana.
Cosi’ come é impensabile una cena senza il foie gras.

A proposito del foie gras, come ho scritto tante volte, a me non piace, ma la cosa strana é che avevo proprio voglia di imparare a prepararlo.

Mi piace moltissimo la sua texure, liscia e burrosa ed é per questo e non solo, ho partecipato  ad un’atelier che concerneva proprio la preparazione del foie gras animata dallo chef Alan Cirilli, una persona très agreable, gentile e molto disponibile.  
Per l’occasione ho conosciuto tante blogghers francesi e finalmente incontrato Edda, Marina e Silvia
E’ stato un pomeriggio spassoso, un gran divertimento in un’ambiente rilassato e scherzoso.
Un’esperienza che spero di ripetere altre volte.

Il fegato grasso di oca non é affatto difficile da preparare, molta pazienza, scrupolosità nel togliere le vene interne, giuste dosature di sale e pepe e….magari di questo ne parlero’ meglio in un’altra occasione, ora posso solo dirvi  che per la mia prima volta credo sia riuscito abbastanza bene, conservato e sigillato nella sua terrina nel mio frigo per essere degustato il 24 sera….con questo chutney all’arancia sarà perfetto.

Chutney

Vista la forte reticenza all’assaggio, un piccolo bocconcino tentero’ di ingerirlo anch’io  anche se il mio chutney sposa bene i formaggi decisi, stagionati e particolarmente i caprini, preferiti in ogni occasione e comunque é buonissimo anche da solo e siete ancora in tempo a farne un bel regalino goloso e originale!

Chutney

La ricetta:
per 4 piccoli vasetti medi

3 arance bio (preferibilmente arance da spremute)
1 mela ranetta
1 cucchiaino raso di fiocchi di peperoncino
60 g di radice di zenzero fresco
50 g di bacche di cranberries disidratati
1 piccola cipolla rossa
2 foglie di lauro
5 chiodi di garofano
1 cucchiaino di sale
500 g di zucchero di canna grezzo
1/2 litro di aceto di mele

Lavate e sbucciate le arance togliendo la buccia senza la parte bianca, il più finemente possibile con un coltellino ben affilato e tagliate tutte le scriscioline di buccia a filetti piccoli. Togliete dall’arancia tutte le parti bianche e riducete gli spicchi a pezzetti. Se la pellicina che ricopre la polpa é troppo spessa cercate i toglierne il più possibile. Mettetele in un recipiente alto a fono spesso. Sbucciate  la mela e tagliatela a dadini, cosi’ come la cipolla. Versate il tutto nel recipiente, aggiungete gli aromi, lo zucchero,utti gli altri ingredienti insieme all’aceto di mele. mescolate e fate cuocere a fuoco dolce finché tutto non si addensi. Contate due buone ore. Invasate in vasetti sterilizzati e chiudete ermeticamente. Conservate in luogo fresco e buio per tre settimane. Dopo averla utilizzata conservate in frigo per una settimana.

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