Calabria, conserve, erbe aromatiche, salse, vacanze

Finocchietto selvatico sott’olio


Version française en basFinocchietto selvatico

” Le due di un pomeriggio d’agosto, rientro a casa sotto il sole che brucia la pelle. Gli occhiali da sole ed il cappello di paglia mi proteggono. Mentre percorro lentamente i vicoli, quelli di sempre, assaporo un piacere particolare, un piacere che conosco, che ricordo. Respiro la stessa aria, finalmente! La stessa di molti anni fà, sola ti cercavo. Ero perplessa, ero dubbiosa, ero distratta, ero delusa. Facevi parte di me con il tuo profumo ed il tuo sapore. Poi ti ho perso. Ti ho lasciato, ho voluto lasciarti. Mentre percorro i vicoli che mi portano a casa, mentre respiro quella stessa aria che brucia , percepisco te, guardo in fondo al giardino, li’ in mezzo ai vigneti, vicino al muretto e dietro una grata verde: ci sei….ma devo comunque andare, questa volta ti portero’ via (un po’) con me”

-Mariluna
 
Finocchietto selvatico

Ho invasato il finocchietto selvatico che fiorisce rigoglioso nel giardino, avrei voluto sraricarmi tutta la pianta per trascinarmela via e come ogni anno taglio le corolle fiorite e piene di grani e li lascio seccare al sole. Non hanno lo stesso profumo di quando, invece ,sono fresche. Ho pensato un modo di proteggerne il profumo il più naturale possibile ed il suo sapore inconfonidibile aromatizza l’olio d’oliva locale di ottima qualità. Cosi’ ora me lo porto via.
Finocchietto selvatico all'olio

Finocchietto selvatico in vaso

( non ci sono dosi)
Finochietto selvatico
acqua – sale
olio d’oliva di ottima qualità

Ho raccolto del finocchietto selvatico al mattino presto. L’ho lavato bene sotto l’acqua corrente. Ho selezionato le corolle fiorite e le corolle con i grani. Ho messo una pentola d’acqua salata a bollire. Appena raggiunta l’ebollizione ho gettato dentro il finocchietto ( solo le corolle) e lasciato bollire per un minuto. In questo modo ho eliminato eventuali residui ed animaletti che facilmente si insediano nei piccoli fiori e sugli steli del finocchietto. Ho preso il finocchietto direttamente nella pentola usando una pinza e lo sistemato su un panno pulito. L’ho lasciato raffreddare completamente.
Ho invasato il finocchietto in contenitori di vetro sterili e versato l’olio evo fino all’orlo. Ho chiuso ermeticamente. Conservare in un luogo fresco e buoi fino al momento di servirsene.

Si puo’ usare in questo modo, sia l’olio per condire il pesce o carni bianche, o insalate, anche i rametti del finocchietto. Aggiungere olio ogni volta che si consuma fino a 5 volte, poi utilizzare i rametti, perché con il passare dei giorni il profumo del finocchiettto si indebolisce. Conservare come un normale olio aromatizzato.
Finocchietto selvatico all'olio
Stampa la ricetta

Version française
Finocchietto selvatico all'olio

Fenouil sauvage à l’huile d’olive

(Il n’y a pas de doses)
Fenouil sauvages
eau – sel
huile d’olive de très bonne qualité

Ramassez au matin très tôt (si vous pouvez) le fenouil sauvage, Lavez les tiges à l’eau courante. Dans une casserole faites bouillir de l’eau salée. Versez le fenouil et laisser cuire pendant une minute. De cette façon, on va éliminer des éventuelles petites bêtes ,facilement installées dans les fleurs et les tiges du fenouil. Retirez le fenouil dans la casserole en utilisant une pince, égouttez-le bien et placez-le sur un linge propre. Laissez refroidir complètement.
Préparez des pots en verre stérilisés et mettez le tiges du fenouil ,vers l’huile d’olive jusqu’à recouvrir les tiges . Fermé hermétiquement. Conserver dans un endroit frais, jusqu’au moins une semaine avant de l’ utiliser.
Rajoutez l’huile dans le bocal, un fois que vous vous en servez pour assaisonner des poissons , viandes blanches ou des salades. Avec les tiges du fenouil vous pouvez aromatiser des sauces.

Imprimer la recette

Pubblicità
Standard

14 risposte a "Finocchietto selvatico sott’olio"

  1. non sapevo di questa possibilità!ecco che apprendo qualcosa di nuovo e di utile,sono una fanatica del fior di finocchio ma nella mia tradizione si prendono i fiori si fanno seccare all'aria o all'asciutto, una volta seccati si procede alla mondatura infine si trita fine, anche usando un bel sasso levigato quindi si accantona la preziosa scorta bell'e pronta a irraggiare il suo aroma in mille e una ricette!(mi resta da provare sul cappuccino!)un gentile saluto!

    "Mi piace"

  2. cummari mia docu sei? tra vicoli e vicoletti? trascinati un pezzo di mare e di cielo, un pezzo di terra e una carrettata di vasetti di questo magico olio al finocchietto…immagino la tua espressione quando, nella tua cucina a Parigi aprirai quel tesoro…per ora goditi questo fantastico momento vero *cla

    "Mi piace"

  3. Mari: non ho mai pensato di mettere il finocchietto sott'olio. Io ingenere facco seccare i semini che poi uso per fare i taralli.Un bacio.P.S: domani spero di telefonarti…purtroppo la situazione che sai non è cambiata e siamo sempre sul chi va là…

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.